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Le trasformazioni in corso a livello internazionale sono così rapide e profonde che già prima dell'esplosione della crisi economica iniziata nel 2008 la globalizzazione è entrata silenziosamente in una nuova fase, che sta cambiando la realtà del Sud del mondo, oltre che quella europea, rispetto al più recente passato. Esiste oggi una nuova geografia della povertà e delle disuguaglianze. Il Sud del mondo è più che mai una realtà complessa e contraddittoria. I paesi che hanno i tassi di crescita economica più alti e riducono il numero dei poveri sono anche quelli in cui vive la maggioranza dei più poveri, la disuguaglianza aumenta a ritmi insostenibili e gli squilibri dell'ecosistema sono più visibili. Le disuguaglianze tra e dentro i paesi, oggi, mettono a nudo la vera natura di crescita economica, sviluppo e povertà, obbligandoci a ripensare le teorie e le politiche degli aiuti internazionali e quindi a discutere gli approcci alternativi alla cooperazione allo sviluppo oggi dominanti.